Nell’adulto il piede piatto è conseguente a cedimento dell’arco plantare interno, a valgismo del calcagno e abduzione dell’avampiede.
Anche se dovuto talvolta ad esiti di fratture (calcagno) o a malattie neurologiche (paralisi) e metaboliche (diabete), in realtà il piede doloroso dell’adulto è quasi sempre una conseguenza della mancata correzione chirurgica di un piede piatto del bambino.
Ciò è particolarmente grave al giorno d’oggi poiché dipende da trascuratezza ma spesso da pregiudizi scientificamente ingiustificati di pediatri e fisiatri che sconsigliano l’intervento ai genitori, insistendo a prescrivere plantari che si riveleranno purtroppo inutili!
Siamo poi costretti nell’adulto a fare interventi più invasivi e invalidanti, quando sarebbe bastato un semplice Calcaneostop a 11 anni per correggere definitivamente la deformità, garantendo al soggetto un piede normale. Viceversa col tempo il piede non corretto si “scompensa” e diviene doloroso a causa del cedimento progressivo delle strutture che sostengono l’arco plantare, ossia capsula (glena della coxa pedis), legamenti (legamento calcaneo-scafoideo plantare) e tendine del Tibiale Posteriore (T.P.). Questo dapprima si infiamma (tenosinovite), poi degenera (tendinosi), quindi si rompe (insufficienza del T.P.) Il grado di lesione del T.P. determina la classificazione del piede piatto di Johnson e Strom.
Piede piatto valgo doloroso in paziente di 33 anni
Correzione con di artrodesi scafo-cuneiforme e osteotomia di medializzazione del calcagno
Nel piede destro operato la volta plantare si è riformata ed il calcagno ha un assetto fisiologico
Terapia
Negli stadi iniziali risultano utili plantari e fisiokinesiterapia; se il dolore persiste è necessario l’intervento. Il tipo di intervento dipende dall’età del paziente, dal grado di deformità e di insufficienza del T.P., dal tipo di piattismo e dalla presenza di artrosi tarsale. Come sempre in Chirurgia del Piede, non vi è pertanto un unico intervento, ma un ampio ventaglio di soluzioni chirurgiche indicate per le problematiche del singolo paziente (diffidate sempre di quei chirurghi che usano un unico tipo di intervento per tutti i casi: non sono veri chirurghi del piede ma improvvisatori che non conoscono la materia, e possono fare grossi danni!). Noi usiamo svariate tecniche, che elenchiamo in ordine di semplicità ed invasività.