Per metatarsalgia (M.) si intende un dolore localizzato all’avampiede, in sede sia plantare che dorsale. Di solito l’origine è biomeccanica, da sovraccarico di una o più teste metatarsali, ma talvolta è reumatica, neurologica, vascolare o neoplastica, da neuroma di Morton, da osteocondrosi delle teste metatarsali.
Fattori predisponenti sono scarpe inidonee, le deformità delle dita, l’alterato assetto del piede.
Se l’alluce devia in valgo, esso diviene “insufficiente” e non trasmette più la spinta al suolo, cosicché il peso si scarica sui metatarsi vicini; se l’alluce solleva poi il 2º dito genera la “sindrome della 2ª metatarso-falangea”, in cui il dolore è dovuto all’instabilità di questa articolazione. Nel piede cavo le dita si deformano in “griffe” provocando dolore da stiramento capsulo-legamentoso delle articolazioni metatarso-falangee.
A volte c’è un sovraccarico metatarsale puro, da eccessiva lunghezza del metatarso (di solito 2º e 3º) o da sua rigidità alla “cerniera” prossimale (articolazione di Lisfranc).
Nella sindrome pronatoria l’avampiede è supinato, il 1° metatarso è insufficiente e sollevato dal suolo, e l’alluce lavora in flessione
La cartilagine articolare è consumata, le superfici articolari deformate; il processo artrosico coinvolge in maniera evidente i sesamoidi, aumentati di volume ed osteofitosici
Alluce a dondolo
Callosità plantari centrali in donna di anni 68
Dopo l’intervento le callosità plantari sono scomparse, l’alluce e le dita esterne sono ben corrette
La radiografia pre-operatoria della paziente evidenzia alluce valgo insufficiente, ipermetria del 2° e 3° metatarso con lussazione delle rispettive dita.
Ottimo riallineamento dell’alluce e delle dita, ripristino della normale lunghezza dei metatarsi centrali dopo osteotomie di arretramento sec. Weil
Se l’articolazione metatarso-falangea è lussata pratichiamo una capsulotomia dorsale e un allungamento dei tendini estensori, per riposizionare il dito.
Alluce valgo con aumento del PASA, plus di M2 e deformità della testa di M3 da esiti di osteocondrite (morbo di KÖhler II)
Su M3 è stata effettuata ostetomia di Gauthier e artroplastica di rimodellamento della testa; la testa del 1º metatarso è stata riorientata con osteotomia di Reverdin-Laird-Todd; M2 è stato accorciato con osteotomia di Jacoby
Lussazione della 2ª metatarso-falangea; ripristino della posizione del dito dopo osteotomia di Weil e allungamento dei tendini estensori.
Lussazione della 2ª metatarso-falangea; ripristino della posizione del dito dopo osteotomia di Weil e allungamento dei tendini estensori.
Se le dita sono “in griffe” pratichiamo una trasposizione dorsale del flessore del dito, ottenendone il riposizionamento dinamico, cosicché le dita possano efficacemente spingere sul terreno in fase propulsiva.
Spesso per risolvere la metatarsalgia basta correggere l’alluce, nel caso sia valgo e pertanto insufficiente.
2º dito a martello sovraddotto ad alluce valgo in donna di anni 73
Dopo intervento di trasposizione del flessore breve, il secondo dito è ora corretto e poggia bene al suolo
Callosità da insufficienza del primo raggio per alluce valgo e 2º dito a martello
Dopo l’intervento, scomparsa della callosità plantare in seguito alla ripristinata funzione di spinta dell’alluce e del 2º dito
A volte, se presente, va asportato il “neuroma di Morton”.
Attualmente effettuiamo tutti gli interventi sopra descritti anche con le nuove tecniche miniinvasive percutanee, che consentono guarigioni più rapide.
In ogni caso il paziente si alza dal letto il giorno stesso dell’intervento, deambula con una scarpa post-operatoria, dopo 30 giorni in genere può usare scarpe da ginnastica, dopo altri 15 giorni calzature normali.
Terapia
Il trattamento delle Metatarsalgie va pertanto instaurato dopo un corretto inquadramento clinico, che solo uno specialista ortopedico può effettuare.
Dannose e da evitare sono le infiltrazioni di Cortisone nelle metatarso-falangee. Inizialmente la cura consiste nei plantari e nella FKT, efficaci in molti casi.
Il plantare deve essere però prescritto da uno Specialista, e non può servire a rimandare un intervento viceversa risolutivo, per non arrivare dal chirurgo quando è ormai troppo tardi. Infatti se il dolore persiste è necessario l’intervento.
Nel sovraccarico puro facciamo delle osteotomie per sollevare, arretrare o ruotare la testa metatarsale.