L’attuale grave emergenza sanitaria sta dimostrando che, allo stato attuale delle conoscenze, non sono ancora stati identificati con certezza presidi farmacologici o terapeutici in genere in grado di invertire rapidamente e verso un esito favorevole la evoluzione della malattia CoViD 19 che, in alcuni casi, impone il ricovero in terapia intensiva e, in discreta percentuale, può condurre all’exitus.
Questa condizione di rischio e di assenza di soluzioni consolidate impone di sperimentare nuovi percorsi terapeutici che, sulla base di evidenze scientifiche, possano affiancarsi utilmente all’attuale uso compassionevole dei farmaci antivirali, anticoagulanti, antimalarici e immunosoppressori, ove impiegati.
In questo scenario è stata ipotizzata la possibilità che l’utilizzo dell’Ossigeno-Ozono Terapia sistemica, mediante somministrazione endovenosa, con la metodica ormai ampiamente codificata possa fornire un giovamento ai pazienti ricoverati per CoViD 19.
Gli effetti biologici di questo gas sono stati ampiamente studiati e documentati in numerosi studi che ne comprovano l’efficacia in diversi condizioni morbose.
Sulla scorta di questi dati di efficacia, è stato condotto uno studio pilota ad Udine (Ospedale Misericordia) mentre uno studio multicentrico è in corso presso il Policlinico Umberto I di Roma, autorizzato dal Comitato Etico dell’Università “Sapienza”.
La Nuova FIO, sulla base delle consolidate evidenze scientifiche, ha elaborato il Protocollo idoneo di intervento e sperimentazione clinica messo a disposizione di tutte le Aziende ospedaliere che ne hanno fatto richiesta.
Ben 26 ospedali italiani e 3 esteri hanno chiesto di partecipare allo Studio; sei di questi sono stati affiancati alla Sperimentazione multicentrica già avviata presso il Policlinico Umberto I con l’approvazione del Comitato Etico dell’Università “Sapienza” di Roma.
I dati preliminari provenienti da questi studi, sia pure non pubblicati, appaiono promettenti.
La miscela di ossigeno-ozono ha mostrato di migliorare il trasporto dell’ossigeno, ma soprattutto, ha rivelato un potente potere antiedemigeno, antinfiammatorio e immunoregolatore.
L’uso terapeutico dell’Ozono prevede varie possibili metodiche di somministrazione: locale, sistemica endovenosa e rettale, infiltrativa.
Per i pazienti ricoverati per CoViD 19, verrà presa in esame solo la via sistemica endovenosa, che verrà messa in atto attraverso l’ozonizzazione di un quantitativo prestabilito di sangue, in sacche di plastica o di vetro (dispositivi medici certificati monouso) adatte all’utilizzo in questa procedura, e la successiva re-immissione nel circolo venoso del paziente.
Questa procedura non rientra tra le procedure trasfusionali in quanto il prelievo e la re-immissione in circolo avvengono utilizzando sempre lo stesso accesso venoso e senza distacco della sacca né durante il prelievo né durante la fase di reinfusione, la quantità raccolta non supera i 200 ml e non avviene stoccaggio del sangue.
Il razionale scientifico su cui poggia l’impiego dell’ossigeno-ozono terapia sistemica endovenosa in corso di CoViD 19 si basa su tre azioni fondamentali della miscela:
- il migliore trasporto di ossigeno
- il riequilibrio dello stress ossidativo
- la immunomodulazione
Le premesse del razionale scientifico sono assolutamente buone e ci incoraggiano a percorrere questa bellissima e promettente strada che deve però essere sempre percorsa con le lenti della scienza e mai con quelle delle suggestioni fantascientifiche che tanto hanno fatto male a questa molecola, ancora troppo poco approfondita e conosciuta dai più.
DOVE OPERO CON OZONO TERAPIA:
– Parma – Studio Medico – Viale Mentana, 45 – tel. 324.6648080
– Parma – Casa di Cura “Città di Parma” centralino 0521249611
Domanda al Dottore
Compila il seguente modulo con la tua richiesta, il Dottore risponderà il prima possibile.
N.B. per motivi deontologici, non verranno fornite consulenze mediche